Dalla Stagione 2016 2017 in poi i Maestri dell’Ass. Los Chantas Cuatro tengono lezioni solo private sia a principianti che a ballerini avanzati.
Le lezioni di tango, vals, milonga, tecnica e coreografia si tengono in zona Marconi Roma.
Per contatti e informazioni e.mail:chantacuatro@sabordetango.org
All’Ass. Los Chantas Cuatro trovi Maestri e coreografi qualificati con lunga e prestigiosa esperienza e oltre 15 anni di insegnamento, coreografie, esibizioni e spettacoli.
Iniziano le Lezioni di Tango Argentino per la nuova stagione 2013 2014.
Lezioni Inaugurali Gratuite aperte al pubblico
Martedì 24 settembre ore 21,30 - principianti intermedio avanzati
Luogo: La Maison De La Danse (S.Giovanni)
Via Assisi 37 Roma
Iscrizioni aperte per la stagione 2013-2014 Martedì 24 settembre ore 21,30 - principianti intermedio avanzati
info tel. 06786118
Iniziano le Lezioni di Tango Argentino per la nuova stagione 2012 2013.
Lezioni Inaugurali Gratuite aperte al pubblico
Martedì 2 ottobre ore 21,30 - intermedio avanzati
Mercoledì 3 ottobre ore 21,30. principianti
Luogo: La Maison De La Danse (S.Giovanni)Mercoledì 3 ottobre 2012 ore 21,30
Via Assisi 37 Roma
Iscrizioni aperte per la stagione 2012-2013 Mercoledì ore 21,30 corso principianti
Martedì ore 21,30 corso intermedio/avanazato
info tel. 06786118
Stavolta è iniziata con Harry Potter.
Harry Potter ? Ma che c’entra con il tango argentino ?
Ho visto l’ultimo film, la prima parte dell’episodio finale, mi pare peggiorato, sembra un horror.
Mentre lo vedevo ero perplesso e pensavo:
E’ la storia di uno sfigato, ed inoltre è pure raccomandato.
Non ha grandi capacità , non è brillante nè intelligente, e ogni volta che si trova in difficoltà ne esce fuori perchè è raccomandato e lo salva qualcuno/qualcosa.
I suoi amici sono degli sfigati, passano gli anni e ripetono sempre gli stessi errori, non crescono e non imparano niente.
Lui si fidanza con la ragazza sbagliata e tutto va sempre storto.
Sembra il ritratto impietoso di molte delle mie generazioni coetanee.
Poi, mentre pensavo queste cose, ecco che, nel mezzo della tristezza del film, Harry si riscatta:
la radio suona canzonette, lui si alza prende la ragazza, Ermione, e la invita a ballare.
Nella mia testa al posto della canzonetta ci avevo sostituito un tango, e i movimenti scomposti e goffi li avevo cambiati con quelli più eleganti di un ballerino capace.
Lo incitavo: vai Harry Potter riscattati ! Nella miseria nella quale ti trovi balla per due minuti e facci sognare.
Il ballo come forma di riscatto sociale, il ballo come momento luminoso che ti porta via dai momenti tristi.
Perfino quello sfigato di Harry Potter si salva ballando.
E’ La magia più grande del film, lui si alza e balla, o quantomeno ci prova, e fa tornare di buon umore sia la ragazza che lui stesso.
La musica ha un potere magico concludo, e il ballo è un catalizzatore di emozioni.
E questo accade anche se sei goffo, se non ti muovi bene.
Accade se lo senti, se non fai, ma sei.
Forte di queste riflessioni sono uscito in milonga in cerca di ragazze sulle quali praticare i miei sortilegi.
Ero dunque in una milonga nella quale, durante la serata, si esibivano anche dei ballerini, ma il pezzo forte della serata, per me, non sono stati loro.
Passavo il tempo distratto e ripensavo ad Harry Potter che ballava, quando, ad un certo punto, non volendo, ascolto i sussurri di due figure abbracciate.
La voce di lei diceva languida e triste: “..e adesso baciami..dai..come sai fare tu.”
Lui non parlava, la stringeva, la abbracciava, ma non la baciava.
Sembrava proprio una scena di addio, era una scena di addio.
C’era la musica che andava, la pista era li, si poteva ballare, tutti gli ingredienti magici erano disponibili, eppure per lui la melanconia della scena non poteva essere vinta neppure dal ballo.
Baciala ! dai portala a ballare, pensavo, se ti lasci, almeno la consegni alla magia della musica.
Niente, i due restavano abbracciati, immobili, e lei si sporgeva verso di lui pronta per un bacio.
A me queste scene fanno stringere il cuore, poi la musica di tango peggiorava la situazione, era troppo per poter essere sopportata, occorreva fuggire, girarsi, tornare indietro, uscire fuori da questo vicolo buio, tornare alla luce del ballo.
Così mi giro, cabeceo e mirada insistente verso una ragazza con la quale avevo già fatto una tanda.
SALVAMI AIUTO i miei occhi gridano.
E lei capisce, intuito femminile, io vado e mi ritrovo abbracciato a lei.
Ballo concentrato ma in sintonia, ballo bene, sento che siamo una cosa sola, è come se anche lei fosse stata presente alla scena, come se anche lei volesse fuggire da quell’addio e rifugiarsi in questo abbraccio disperato.
Incedo senza incertezze, i miei passi sono sicuri e dentro di me il ritmo cresce in sintonia con la musica, questo tango è mio, questa tanda è mia, penso, e poi un’altra e un’altra ancora, stringo la mia ballerina di più e lei si lascia portare a questo abbraccio più intimo, a contatto chiuso, fa caldo ma è piacevole, sudiamo ma non ce ne importa, respiriamo insieme e ci piace, incalziamo un tango dopo l’altro senza fermarci.
Non so quante cortine abbiamo ignorato, esausto mi fermo, ma ancora la stringo a me; non so quanto tempo siamo rimasti così.
Mi giro, di nuovo, e con gli occhi cerco la coppia che si stava salutando, che si lasciava, come se avessi ballato per loro, per lei, per lui, per il momento vissuto.
Non ci sono più.
Piego la testa da un lato, poi in basso, sento gli occhi lucidi.
Lei mi guarda e io di rimando mi specchio nei suoi occhi, e capisce che è successo qualcosa, mi sorride, e a me viene in mente di dirle:
” ehi ma lo sai chi è Escamillo ? Sono io !”
Eppoi succede che glielo dico, sul serio, ma non così, non in quel modo, la guardo, cerco di sorriderle a mia volta, ma non la vedo, quando le dico:
“..e adesso baciami…baciami come sai fare tu”.
ATTENZIONE
Caro lettore il diario era stato scritto per terminare qui, con questo finale.
Una storia vera, bella e romantica.
Se, invece, sei curioso, desideri sapere come finisce, procedi in basso, altrimenti fermati e preserva il tuo spirito sognatore, salva il tuo romanticismo e adattagli il finale che ti immagini o che più ti piace mentre ascolti questo bellissimo tango: Malaunta.
“..e adesso baciami…come sai fare tu”.
Lei mi sorprende dicendomi ” No, baciami tu, come sai fare tu !”
Così si sporge un poco, la bacio e penso:
“Era ora, finalmente ho trovato una sveglia !”
E poi mi sorprende ancora, quando mi dice:
“Ora scusami, ma devo tornare dal mio ragazzo…sai l’ho mollato qui in giro da qualche parte ed è parecchio che sono via, non lo vedo più…ciao eh”.
Si gira e se ne va.
Io rimango pietrificato, poi ci rido su e mi dico:
“D’altra parte Escamillo che altro poteva trovare se non di nuovo un’arena e storie di corna ? Quanto meno questa volta non sono le mie.”
Bilancio: Magia della musica + una pietrificazione non prevista; Harry Potter ce la puoi fare.
Amici, quando entro in milonga è sempre il IV° Atto della Carmen:
È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena, ma sempre a testa alta.
La vita è una milonga e il tango ci regala la speranza di poterci fidare dell’abbraccio di uno sconosciuto. È un regalo prezioso. Ed è per questo che dobbiamo prendercene cura. Ed è per questo che, superata la tempesta, “io lo so che non tango da solaâ€.