Tutti i Tori di Escamillo
“Ah e così tu balli tango argentino ?
E quando ballate che fate, vi mettete la rosa in bocca ? Ah ah ah ah”
Ecco vi è mai capitato di sentirvi dire questa battuta ?
A me si. Molte Volte.
E chi la dice, spesso non è un idiota, ovvero, tu pensi che la persona che hai davanti non lo è, magari è un amico, uno che reputi intelligente, e invece poi se ne esce in questo modo.
La prima volta che ti capita rimani deluso, quasi avvilito, denigrato.
E capita spesso, troppo spesso.
Ho meditato a lungo sui commenti che i lettori hanno rivolto ai miei primi diari.
Mi aspettavo che prima o poi qualcuno avesse qualcosa da dire sul mio pseudonimo.
Troppo facile prevederlo.
Questo diario parla dei tori di Escamillo, dei picadores, dell’arena.
I pregiudizi che circondano il mondo del ballo sono molti, a mie spese mi sono reso conto che una fetta della popolazione di questo paese giudica in maniera singolare un uomo che balla o che ha il desiderio di ballare.
Incredibile, eppure una volta ballare era prerequisito sociale indispensabile, oggi o sei fuori per ballare come pretesto per rimorchiare, e allora sei giustificato, oppure, se lo fai perchè ti piace sei strano.
Non per tutti, ma per molti.
Se poi balli tango argentino sei ancora più strano, la salsa passa per qualcosa che serve solo per rimorchiare, tre mesi di scuola poi via, in caccia libera.
Il tango perchè ? Ci vuole troppo tempo, impegno, fatica, ma che lo fai a fare ?
Nell’epoca del bruciamo tutto, subito, e in fretta, sei solo snob a cercare di imparare.
O ancora, non sei snob ma sei solo uno dei tanti che vanno dietro alle mode.
Altri pregiudizi.
Accidenti quanto mi sarebbe piaciuto essermi avvicinato prima al tango, fosse solo per il gusto di dire “…no no guarda io ballo da almeno cinque sei anni, mica sto qui perchè va di moda, c’ero già prima eh figurati…”
Già c’è pure questo.
Io non ho mai visto una corrida, però mi sono documentato, è rituale, ha delle fasi precise.
Alcune somigliano molto alla vita di tutti i giorni.
I picadores sono delle figure indispensabili: hanno il compito di mettere il toro in condizione di inferiorità rispetto al torero, nessun torero avrebbe speranze contro un toro in grado di muoversi bene e alzare la testa.
Il picador fiacca il toro, gli fa abbassare la testa.
In giro ce ne sono molti, in milonga anche.
L’altra sera in milonga ho invitato a ballare alcune donne, tre di queste si sono rifiutate, una esplicitamente mi ha detto: “no non sei capace…sei troppo principiante”.
Non ha detto grazie non ha detto scusa. Un caso ?
Nossignori raccolgo lamentele simili dai miei amici, le chiamano “quelle che ballano solo con quelli bravi”.
Sono tra i picadores migliori.
Ballando con un altra il discorso è andato invece a finire su argomenti privati, che lavoro fai, dove vivi etc.
Una di queste dopo avermi chiesto praticamente il curriculum, evidentemente poco soddisfatta, si è girata, senza dire niente, e se ne è andata.
Divertente eh ? Ci ho fatto il callo oramai, e mi sono convinto che deve capitare lo stesso anche per loro:
in giro ci sono un sacco di personcine non proprio carine.
Tra quelle meno carine annoto anche gli uomini che fanno la scelta cinica delle donne.
Spesso guardo in milonga queste signore sedute in prima fila, nessuno le invita, forse fanno un paio di giri a serata, forse.
C’è chi fa il giro della pista, le guarda, le ignora, è come se dicesse “no con te non ci ballo” poi passa oltre e aspetta o intercetta quella più carina, più giovane.
Ma che ci sei andato a fare in milonga ?
Io ci vado per ballare, e un giorno di questi ballerò anche con queste signore.
Ciascuno si sceglie le proprie compagnie ma, occhio, il campionario è ampio e variegato e mettersi in gioco con le persone, o con l’ambiente sbagliato, può voler dire trasformare una serata piacevole in una deprimente.
E’ anche questo il tango, uno specchio sociale, una cartina tornasole che ti fa confrontare con l’altro, con gli altri.
A volte ne esci a testa alta, altre volte fiaccato.
La milonga per me è un’arena, dove Escamillo recita più spesso la parte del toro ferito che del torero, dove c’è pietà solo quando inizia la musica e sei già nelle braccia di un’altra persona.
Una che ti ha accettato senza averti chiesto prima il curriculum vitae o aver fatto commenti gratuiti.
E’ sera Escamillo esce, va a mettersi in gioco di nuovo, a confrontarsi nell’arena.
Incontro ai nemici di sempre, o agli amici futuri.
Quando entro in milonga è sempre il IV° Atto della Carmen:
È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena, a testa alta.
Escamillo