Nov
03
2010
1

I Diari di Escamillo #2

Escamillo va a scuola !

E’ la sera di Halloween, ho tutti gli amici fuori per il ponte; esco e vado in milonga.

Non mi sono divertito, ero triste; queste feste assurde estranee alla nostra cultura, imposte solo per avere un’altra occasione di fare festa.

Intorno a me ci sono altre facce finto felici, tristi pure loro, certe volte mi sembra di vivere dentro “La Peste”, il racconto di Camus, condannati, dobbiamo divertirci per forza.

Il tango non è così, non lo sento estraneo, i suoi ritmi mi sono familiari, mi sento a casa.

Una ragazza mi guarda, ammicca, sogghigno e penso “sarà lei la Luchadora ?”.

Lascio perdere, questa sera ho solo voglia di ascoltare un po’ di musica.

Già, la “Musica”, così difficile trovare chi ne capisce e te ne parli un poco, ah ma per parlare sono in tanti a farlo, però peccato, nessuno dice niente.

Ho accettato di condividere i miei diari per tanti motivi, uno sicuramente è che mi sarebbe piaciuto trovarli quando ho cercato informazioni sulla rete.
Ora mi chiedo, come posso essere utile ?
Condivido le mie esperienze e spero che tornino utili al prossimo torero.
Mica mi volete lasciare solo no?

Meditavo così, in milonga, la ragazza che ammiccava mi distraeva, non mi lasciava concentrare;
e lasciami dai ! non vedi che devo pensare al prossimo diario ?
E se poi è LEI ? se per pensare al diario mi lascio scappare la Luchadora ?

Non le farò questo torto, mi “mira” con insistenza, che sfacciata !
Mi emoziono, ho i brividi addosso, ci risiamo, per me è di nuovo
il IV° Atto della Carmen:

È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena.
E penso Escamillo è sfidato dalla Luchadora e non le farà il torto di non ballare.

Vado, la invito, balliamo (insomma ci provo ma non ci riesco).
Sono deluso, la scintilla non è scoccata, non ho sentito niente, colpa mia?

Non sono abbastanza abile, non sono abbastanza bravo, non sento bene la musica, sono un disastro.
Ecco che nasce il diario, la musica, la scuola, è iniziato così.

Questa estate passata ero spesso all’Auditorium, il Parco della Musica di Roma, durante il festival di tango che si svolgeva appunto in quel luogo.

Si ballava gratuitamente nella cavea, si ascoltava gratuitamente la musica, si guardavano, sempre gratuitamente, i ballerini esibirsi.

E li ho imparato, a scrocco, e quindi gratuitamente, da qualche amico, a muovere qualche passo in più.

Poi mi sono detto: “Forse mi ci vuole una scuola vera, dei veri insegnanti”.

Dunque, all’Auditorium avevo collezionato una quantità notevole di volantini, impressionante quante scuole di tango argentino ci siano a Roma, pensate da qualcuno ho sentito dire:
“..a Roma ? ci sono più insegnanti che ballerini.”

Ho iniziato a visitare tutte le scuole pubblicizzate, ma prima di procedere devo dirvi che ho iniziato a vedere, anzitutto, dove praticavano i miei amici, scelta che si è rivelata poi infelice, essendo molti di loro autodidatti.

A volte così facendo mi sono ritrovato a ballare anche in strada, con gente che ti dice più o meno quello che devi o non devi fare, così, senza criterio, e anzi a volte in aperta contraddizione con il consiglio appena ricevuto.

Cos’è questa mania che hanno tutti di insegnarti qualcosa ?
Ma soprattutto perchè pensano tutti di esserne in grado ?
E’ una sorta di abbraccio collettivo solidale ?

E’ l’entusiasmo del tango, credo, o forse la presunzione di improvvisarsi in qualcosa che sembra alla portata di tutti.
Insegnare Tango argentino è alla portata di tutti ?

La parola autodidatti non è esatta per i miei amici, in realtà molti di loro hanno iniziato in una o più scuole, poi hanno abbandonato dopo poco tempo, soddisfatti dei passi che avevano appreso.
Ma io non vorrei solo dei passi, per me nel tango c’è qualcos’altro.
Ha spessore diverso questo ballo.
Cerco altro oltre i passi, vorrei capire, avere stimoli.
Ecco cerco qualcuno che mi dia degli stimoli, informazioni, cultura, musica, storia, tutto insomma.

Ho scoperto così che per molti l’entusiasmo del tango si limita a buttarsi nella mischia nel modo più veloce possibile, ma sospetto che chi segue questa via si stanchi presto, e comunque vedo che non viene rapito allo stesso modo che è capitato a me.

Dunque rieccoci ai volantini, ad internet e ai consigli che si chiedono ad amici e alle persone incontrate in milonga.

Non vorrei tralasciare da questo elenco il mito dell’insegnante argentino:
per tagliare la testa al toro molti dicono vai da un insegnante argentino, è una garanzia.

Peccato, la realtà è più triste: altra illusione, da quando il tango sta andando di moda molti argentini sono venuti in Europa, e quindi anche in Italia ad insegnare, tra loro c’è molta gente che prima non ballava affatto, magari faceva qualche altra attività e ora è qui e sbarca il lunario in questo modo: improvvisandosi insegnante di tango.

Magari fosse solo questo, pare che di gente che si improvvisa, oltre ai miei amici, ce ne sia tanta, troppa.
Nessuna didattica, musica, cultura, storia, niente di niente, solo i passi.
E io non volevo solo quelli.

Una giungla in parole povere.

Adesso arriva la parte divertente e triste allo stesso tempo:
pensando di essere più furbo degli altri mi sono legato ad un gruppo di gente che, come me, girava per scuole in cerca di insegnanti decenti, poi scoprendo che molte scuole offrivano lezioni gratuite abbiamo iniziato a selezionare solo quelle, e a scroccare lezioni, oggi qui domani li.

C’è gente che fa solo questo: il giro delle scuole per scroccare lezioni gratuite.
L’ho fatto anche io, poi mi sono stufato, rifacevo grosso modo la prima lezione all’infinito.

La cosa più avvilente di questa pratica è l’insegnante, che, se non è scemo/a capisce che sei li per scroccare la lezione, e così collezioni sguardi commiserevoli che non si scordano.

Infine ho riguadagnato la mia dignità e ne ho scelte due, frequento due scuole, una non mi bastava, voglio imparare presto, ubriacarmi di tango tutti i giorni.
In realtà medito di iscrivermi anche ad una terza, se lo sapessero i miei amici chiamerebbero a spese loro un analista bravo.
Mi rendo conto che tutto questo non mi farà diventare veramente più bravo, ma la cosa importante è che non mi fa pensare, o meglio mi fa pensare solo al tango.

Consigli non ne do a nessuno, io quando infine mi sono deciso ho chiesto:
Voi chi siete ?
Da quanto tempo ballate ?
Da quanto tempo insegnate ?
che metodo usate ?
Vi esibite pubblicamente ?
Avete un curriculum ?
Un sito web ?
Fate stage ?
Fate attività culturali collaterali ?
Uscite in milonga ?

Con le prime quattro domande avevo già scremato l’80% dei maestri improvvisati per il resto sono andato ad intuito e simpatia.

Oggi penso, il tango mi fa sentire vivo,
Escamillo è sfidato dalla Luchadora, chiunque lei sia, e non le farà il torto di non ballare.

Ho un avviso per voi Luchadoras:
Mi sto preparando, sono il nuovo fenomeno che non avete ancora provato, forse l’ultimo che proverete, nel caso in cui non fossi un fenomeno rimango sempre Escamillo, che al momento è già abbastanza.

Quando entro in milonga è sempre il IV° Atto della Carmen:

È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena.
Non sa ballare, non sente la musica, ma ci mette tanta passione e il suo cuore è un tamburo inesorabile che fa BUM BUM BUM BUM.
Cercatemi sono li per voi.

Escamillo



Written by admin in: Cultura, Varie | Tag:, , , ,
Ott
27
2010
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I Diari di Escamillo

Cari Visitatori,

dopo il successo riscosso dai Diari della Luchadora ecco, per par condicio, arrivare la sua controparte maschile.

Ci è sembrato carino ospitare gli articoli di un nuovo redattore, un milonguero neofita, che qui, con queste prime poche righe, presentiamo con il suo nome di battaglia tanguero: “Escamillo” ! :-P

Escamillo come La luchadora scriverà dunque per voi, per noi, le sue pagine di diario, il punto di vista di una uomo che inizia il suo cammino milonguero, le sua passioni, le sue scoperte….finchè ne avrà voglia e con cadenza a piacere.

Riflessioni che spero ci facciano vivere momenti nuovi, oppure ricordare quelli già vissuti, ci facciano fermare a considerare oltre ai passi, alla musica, cosa c’è di nuovo e antico che riscopriamo nel ballo di coppia.
Nel Tango Argentino.

Auguriamo buona penna a Lui, buona lettura a Voi, nella speranza che alla fine ci si ritrovi comunque sempre nell’abbraccio della musica e della passione.

Escamillo si presenta #1

La Carmen di Bizet è l’unica opera che conosco, ma a quanto pare quella giusta, la sua storia si avvicina alla mia in maniera impressionante.

Buongiorno cari, Escamillo !

Ciascuno di noi ha i propri momenti poco felici, il mio ultimo momento poco felice è stato la causa che mi ha fatto conoscere il tango argentino.

Io non mi sognavo nemmeno lontanamente di iniziare a ballare tango.
Avevo provato a ballare la salsa, ma non mi aveva coinvolto, e l’atmosfera non mi piaceva.

Un giorno, di questa estate passata, alcuni amici mi hanno convinto a provare, mi trovavo ad una festa, in pieno centro di Roma, c’era gente che ballava.
Ho iniziato così: tanguero per caso.

Ebbene non ci credevo nemmeno io, eppure eccomi qui, io, che credevo di essere negato per il ballo, a provare addirittura il tango.
C’è qualcosa che mi ha stregato in questo ballo, e condivido queste pagine con voi nella speranza di capire meglio cosa è che rende il tango così coinvolgente.

All’inizio mi sono detto: è chiaro, è un ballo di contatto fisico, ti piace quello.
Poi però mi sono reso conto che c’era dell’altro, qualcosa di nascosto.

La musica ? No in verità faccio fatica a sentirla, anche se istintivamente mi piace.
Forse la vittoria sulla vergogna di fare qualcosa che credevo di non poter mai fare.
O Il vincere l’imbarazzo di muovermi in pubblico abbracciato ad un’altra persona.
O ancora l’aver sfatato il mito che ballare non era materia per me.

Io faccio parte di una generazione cresciuta in discoteca, non educata alla musica, figuriamoci al ballo.
Credo che il tango stia avendo il successo che si merita per aver restituito una dimensione che ci appartiene e che era stata dimenticata.

Da quando ho iniziato con il tango sembro un drogato, esco per ballare, insomma per provare a ballare, almeno quattro volte a settimana.
Faccio il giro di tutte le milonghe della capitale.

I miei amici mi dicono che sono peggiorato, che stavo meglio prima quando ero intristito e avvilito.
Ora a volte li vedo preoccupati per me e anzi spesso mento loro dicendo che esco per altre faccende, non per andare a ballare.

Mi sono reso conto che questa “febbre del tango” prende anche altre persone, praticamente tutte le persone neofite che incontro ne sono afflitte.
Perchè ?
Cosa c’è in questa attività che ci rende così dipendenti da essa ?

E’ il bisogno di affetto che ci porta nelle braccia dell’altro ?
La musica struggente che fa da catalizzatore emotivo per quelli venuti fuori da una storia finita male come me ?
Oppure semplici motivi materiali come il contatto fisico ?

Vi confido un segreto: mi imbarazzo spesso quando muovo i miei passi in sala, non per la tecnica scarsa, non per l’abbraccio stretto con una sconosciuta, nemmeno per la musica.

A volte a contatto con l’altra persona sento il suo cuore battere forte contro il mio petto, le sue emozioni sono fisicamente percepibili, questa cosa mi fa impazzire, perdo ogni capacità motoria, non sento più nulla solo quel BUM BUM BUM BUM contro di me.
Mi imbarazzo perchè non ci sono abituato, però mi piace.

Ecco ho scoperto un mondo che mi manda fuori di testa.

Ogni volta che entro in milonga è il IV Atto della Carmen:

È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena.
E penso Escamillo è ancora vivo, sente battere il suo di cuore e quello delle donne che abbraccia, e il resto per il momento non conta.

Escamillo


Written by admin in: Cultura | Tag:,
Lug
30
2009
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Tango Argentino Stage Gratuito Roma Settembre 2009

Non prendere impegni per sabato 19 settembre 2009 !!!

Sei Invitato ad una festa !!!

A Roma, Al Triopio di Erode attico. Via del Triopio 1 - Grande Milonga sotto le stelle.

“Milonga El Niño Bien Franquito”

A Roma, Al Triopio di Erode attico. Via del Triopio 1 - Grande Milonga sotto le stelle.

Si festeggia l’inizio della nuova stagione delle classi di tango argentino della Maison De La Danse
Via Assisi 37 Roma.

Ospiti d’eccezioni, Marialuisa De Prisco

Programma:

Stage gratuito di Tango Salòn per principianti, primi passi, ore 17.30-18.45.

Stage gratuito di Tango Vals livello intermedi / avanzati ore 19.00-20.00

Festa e Milonga
Cena a buffet, con inizio dalle 20.30
Concerto dal vivo di Tango Argentino
SPECIAL GUEST Marialuisa De Prisco

Milonga, salsa e disco anni 80, su tre piste

La preghiera, per non irritare i vicini, da comunicare a chiunque sia invitato, è di NON PARCHEGGIARE su via del Triopio sul LATO DI FRONTE alla villa. Ingresso libero

Pagina evento su facebook

Written by admin in: Eventi | Tag:, ,
Giu
19
2009
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Milonga Para Jacinto Chiclana - Live Streaming

Per tutti coloro che non hanno potuto essere presenti alla serata, ecco lo streaming dello spettacolo via web.
Clicca su on demand Live Show Fri da 37 minuti per vedere il primo tempo e poi sempre su on demand Live Show Fri da 51 minuti per il secondo tempo.
Buona Visione e grazie a tutti coloro che hanno partecipato
- Los Chantas Cuatro Team -

Mag
13
2009
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Milonga para Jacinto Chiclana Spettacolo

 

Los Chantas Cuatro

REPLICA A GRANDE RICHIESTA

 

Serata di Gala Esibizione Spettacolo e Cena del Ballet Tango Sur

 

Milonga para Jacinto Chiclana è una noche de tango all’insegna della musica, del ballo, della poesia e del teatro.

 

 

 

E’ un momento per stare insieme ad amici, cullati dalle note del tango, dal profumo del vino e dal buon cibo.
In una cornice splendida: Il cuore di Roma.

info:chantacuatro@sabordetango.org

Telefono Domus
06-97996300
366-3198327

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